GUSTOSO AMARCORD DI GNAGNE
Ci sono partite che rimangono nella memoria collettiva dei tifosi di un club calcistico e, con il passare degli anni, assumono i contorni di sfide epocali.
Per NOI tifosi del Derthona una di queste è sicuramente rappresentata dalla gara del 04/06/1989 con il Montevarchi. Questa partita segna il confine dell'ultima gioia vissuta, anche se in ballo c'era SOLO una salvezza, ma nella terza serie nazionale, e i 27 anni a seguire, di miserie.
Qualcuno mi potrá obiettare che dopo allora abbiamo vinto campionati, che c'è stata Oleggio, Acqui, ma quelle sono state promozioni tra i dilettanti, che a mio modo di vedere, non sono la stessa cosa.
Ma parliamo di quella domenica, in cui i ragazzi di Pelagalli dovevano vincere per essere sicuri della permanenza in serie C1. Il gruppo portante della squadra era a Tortona ormai da tre anni e ci aveva regalato una promozione inaspettata e una salvezza magari tribolata, ma meritata.
In quella stagione eravamo partiti forte, ma qualche infortunio e un po' di sfortuna avevano fatto sì che in quella domenica ci si giocasse tutto un campionato.
Ricordo che allora, noi ragazzi della gradinata, vivevamo la partita 7 giorni su 7. Infatti nella settimana precedente ci eravamo ritrovati in diverse cantine a preparare gli striscioni e la coreografia per la domenica e poi ogni giorno "a fare le vasche" per convincere qualcuno a salire al Coppi, vista l'importanza della posta in palio.
Riguardando le immagini oggi si può notare che fu fatto un buon lavoro, visto che lo stadio era pieno e si respirava un'aria di entusiasmo che contagiava anche i più freddi e distaccati.
Quando cominciò la partita, in quel clima, tutti sapevamo come sarebbe andata a finire, anche gli avversari. E quando ci si appresta a combattere una battaglia dai contorni epici, c'è sempre l'eroe di giornata che si erge a paladino, uno che magari non ti aspetti, ed anche in quella occasione ci fu: MAURIZIO BERGO, ragazzo dai piedi ruvidi ma con la grinta del Leone, arrivato dal settore giovanile, che con una punizione rasoterra a fil di palo, sblocca il risultato. Apoteosi.
Mentre tutti stanno ancora festeggiando, dopo solo un minuto, il tiro della domenica, come lo avrebbe definito Nando Martellini, riporta subito l'incontro in parità. Ma OGGI IL DERTHONA NON PUÒ PERDERE. Così si ricomincia ad attaccare ma non in undici, bensì in 2000, ognuno sa cosa deve fare. E il fato compie il suo corso: BOBO GORI in girata al volo fa 2-1 e poi, sempre lui, scambia con Reca e lo manda in porta per il 3-1.
Ormai è fatta, anche se siamo solo al primo tempo.
Nel secondo arriva anche il quarto gol del bomber più amato da queste parti, il nostro CIANO GOL (per chi non lo sapesse LUCIANO FERLA) ed anche il secondo, su rigore, del Montevarchi. Ma del secondo tempo io ricordo solo la festa iniziata in anticipo, poi l'invasione di campo e la festa in città come se si fosse vinto un campionato.
Purtroppo, come ho detto all'inizio, quella è stata l'ultima gioia che abbiamo provato qui a Tortona, poi sarebbero arrivate quattro retrocessioni consecutive e 25 anni di DILETTANTESIMO (nota del webmaster: ho lasciato questa licenza poetica per manifesta soggezione psicologica nei confronti del redattore).
Allora neanche i più nefasti detrattori avrebbero mai immaginato un destino simile per il vecchio Leone.
GNAGNE
GRAZIE AL LEONE GASPARE UZZARDI SIAMO IN POSSESSO DELL'INTERA PARTITA, INTERVISTE COMPRESE
