Dopo una sfibrante attesa, la sfida tra Derthona e Novara, che doveva chiudere il girone di andata, è stata finalmente programmata per mercoledì 2 marzo, ed è arrivato quindi il momento di terminare la storia dei precedenti tra le due formazioni al Fausto Coppi con la terza ed ultima puntata.
Qui trovate la PRIMA e la SECONDA
Puntata 3 (di 3) - 1986-90, alba e crepuscolo dell'ultimo grande Derthona
14/12/1986, Serie C2, Derthona-Novara 1-1
Nella stagione 1986-87 il Novara viene reinserito nel girone A della serie C2, dopo quattro anni di girone B e ritrova il Derthona. I tifosi tortonesi confidano nel "messicano" Angelo Domenghini in panchina e stanno assaporando i piaceri di una stagione partita con buoni auspici, ma memori delle delusioni precedenti (due anni prima una formazione strepitosa, sempre guidata da Domenghini, sfiora solamente la promozione), quasi trattengono l'entusiasmo, per timore di una nuova amarezza.
Una curiosa caricatura di Angelo Domenghini
Non per niente, una canzone del gruppo Canzoniere Popolare Tortonese, "Cantà par no murì" in cui si elencano le caratteristiche identificative del tortonese, cita anche la passione per il Derthona, che però, "u va mai su", ovvero non viene mai promosso alla serie superiore, l'agognata C1. Il sospetto di molti è che la società non abbia proprio l'intenzione di conquistare la categoria superiore, spaventata dai costi di una terza serie popolata da squadre di grandi città e con budget ben più consistenti.
Si rivelerà, proprio in questa stagione, essere una leggenda cittadina.
Nella formazione tortonese troviamo alcune conferme, come il giovane Ivan "Briegel" Rizzardi dal vivaio cremonese, a cui si aggiunge il talentuoso centrocampista Gianmarco Recaldini, i pupilli di casa Claudio Gabetta e Cristiano Patta, il centrocampista Paolo Rossi e l'attaccante Riccardo "Bobo" Gori, mentre i volti nuovi sono del portierone Paolo Longo, lo stopper tutta grinta Maurizio Dozzi e il libero d'esperienza Giovanni Botteghi, l'elegante terzino sinistro Maurizio Prevedini, il toscano Paolo Lussignoli in cabina di regia, l'esplosivo Gaspare Uzzardi all'ala e il centravanti Luciano Ferla.
Il Novara ha grandi ambizioni, per niente nascoste. Il presidente e deputato, nonchè segretario di partito, Franco Nicolazzi, ha messo a disposizione dell'allenatore Giancarlo Danova una rosa di prim'ordine, in cui spiccano giocatori di categoria superiore come i centrocampisti Aldo Dolcetti e Mirco Balacich e gli attaccanti Fabio Scienza e Lorenzo Mazzeo.
Dopo 12 giornate i Leoni sono inaspettatamente in testa, con 17 punti frutto di diverse vittorie ottenute soprattutto nel fortino di casa, mentre il favoritissimo Novara è secondo con un punto di ritardo (16), grazie ad una partenza sprint e successivo rallentamento, ed è reduce da una bruciante sconfitta nel derby con la Pro Vercelli la domenica precedente. Terza è la Torres (15 p.) di un certo Gianfranco Zola... il livello è altissimo.
La partita viene presentata come cruciale per capire le ambizioni del Derthona, chiamato a misurarsi con un Novara desideroso di rilanciarsi e seguito da tanti tifosi (6 pullman). Ci sarebbero tutti gli ingredienti per un match spettacolare ma... circa un'ora prima del fischio d'inizio, sul Castello comincia a nevicare copiosamente.
Gli addetti corrono ai ripari, tracciando le linee di campo di rosso e, seppur in precarie condizioni di equilibrio degli atleti, la partita comincia regolarmente.
Alla fine di un primo tempo giocato a gran ritmo, con diverse occasioni fallite di un soffio, il Derthona giunge meritatamente al vantaggio grazie al rigore trasformato "glacialmente", considerato il clima, da Bobo Gori, ottenuto grazie a un'incursione in area di Gabetta, fermata fallosamente. Nel secondo tempo il ritmo cala ed è il Novara a premere maggiormente, fino alla rete siglata da Balacich, che supera in slalom i difensori bianconeri, elude il portiere Longo e deposita il pallone rosso in porta. Successivamente la partita si spegne, la nebbia cala minacciosa e al triplice fischio le due squadre escono stremate, ricevendo gli applausi del pubblico infreddolito.
Nessun verdetto, tutto rimandato alle giornata successive.
Il Derthona è una realtà e il Novara rimane a brevissima distanza, saranno protagoniste di una sfida a distanza fino allo scontro diretto del girone di ritorno, dove Luciano Ferla regalerà ai tifosi tortonesi una delle gioie più indimenticabili dell'intera storia del Derthona e metterà il sigillo all'ultima, ormai mitica, promozione in serie C1.
A farne le spese il Novara, terzo e clamorosamente costretto a un altro anno di C2.
19/12/1990 Derthona-Novara 1-1
L'ultimo precedente tra Derthona e Novara al F.Coppi si svolge in un freddo mercoledì pomeriggio a pochi giorni dal Natale 1990, recupero della decima giornata di campionato (il 25/11 non si era
giocato, tanto per cambiare, causa neve).
Le due squadre non sono decisamente nella forma migliore. Il Derthona, appena retrocesso dalla serie C1, fatica a trovare il passo giusto ed è già impantanato nelle zone basse della classifica,
nonostante la scossa del cambio allenatore (da Domenghini, che sembra aver perso il feeling con la piazza, a Natalino Fossati).
Il Novara ha collezionato una sfilza di pareggi e nonostante alcuni nomi di grido, come Rubens Pasino e l'ex Gaspare Uzzardi, non riesce a scuotersi da una posizione mediocre di
classifica.
Anche il pubblico presente, considerato l'infrassettimanale ed il momento non esaltante, è scarso e soprattutto infreddolito dalla temperatura tipicamente invernale. Il terreno di gioco è una lastra di ghiaccio, ma stavolta si gioca.
Nel primo tempo i Leoni cercano la via della rete, ma senza esito, ed è il Novara a passare in vantaggio, poco prima dello scadere, con una perfetta punizione del terzino, con il vizio del gol,
Moreno Farsoni, che uccella Corona con una palombella micidiale.
Nella ripresa si assiste all'arrembaggio dei bianconeri, che si concretizza, dopo numerose occasioni sbagliate, con il rigore trasformato da Paolino Lussignoli, uno dei pochi superstiti della promozione del 1987 e dei successivi tre anni di C1.
Finisce così con un pari che permette a entrambe le squadre di fare un passo avanti in classifica.
Finita questa rassegna in tre puntate, che spero sia piaciuta agli appassionati di storia del calcio, non resta che augurare a tutti: buon Derthona-Novara!
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